Demetrio. Era lunedì undici anni fa ea tarda sera l'urlo straziante di Anna annunciò alla notte che cominciava il buio dell'anima di chi ti ha voluto bene. 11 anni! Eppure, guarda, quest'anno qualche buona notizia te la posso finalmente osare: ieri pomeriggio ho visto gli scout di Archi uniti in un unico intento. Nei giorni scorsi ho visto oratori affollatissimi. Sto vedendo parrocchie che si ripigliano in mano le loro feste patronali e le fanno a costo o quasi zero, con i parrocchiani artefici e non più spettatori.
Ho visto preti pulire le strade per dare il buon esempio o attaccare striscioni che invitano al senso civico.
E poi...ma ti rendi conto, Demetrio? Due di Archi ai massimi livelli internazionali nel cinema e nella letteratura: DUE! Nel giro di pochi mesi.
E lo so che i cambiamenti sono lenti e spesso vengono molto dopo la scomparsa di chi li aveva profetizzati e ci aveva speso tutte le energie che aveva. Ma ci dobbiamo accontentare. Io sono un sopravvissuto a quei tempi in cui disegnavamo col cuore il futuro prossimo e migliore ed ora sono qui a raccontare al mondo che molto di quello che sta avvenendo è anche frutto del coraggio e della lungimiranza di Demetrio Nicolò e di tutti coloro che nello spirito gli assomigliarono.
Non hai fatto in tempo a godere di questi piccoli ma importanti passi così come io non farò in tempo a vederne altri, importanti, piccoli o grandi che siano, ma lo avevamo messo in conto.
Quest'anno ho voluto includere anche l'altra anima nobile che campeggia sulla parete del mio ufficio, il nostro caro amico e padre spirituale don Italo Calabrò. È un momento positivo per il nostro amato quartiere, era giusto celebrarlo tutti insieme, chi lo profetizzò e ci spese anni di speranze e di progetti e chi, come me e tanti altri, ora, continua a farlo perché tanto è ancora il lavoro da fare e gli operai non bastano mai.
mettiamo a disposizione in conto pure questo ma teniamo duro.
Devo poter guardare queste due foto, la mattina, senza avere mai la sensazione di non essere stato all'altezza del vostro esempio e della vostra guida.
Grazie, sempre!❤
Ho visto preti pulire le strade per dare il buon esempio o attaccare striscioni che invitano al senso civico.
E poi...ma ti rendi conto, Demetrio? Due di Archi ai massimi livelli internazionali nel cinema e nella letteratura: DUE! Nel giro di pochi mesi.
E lo so che i cambiamenti sono lenti e spesso vengono molto dopo la scomparsa di chi li aveva profetizzati e ci aveva speso tutte le energie che aveva. Ma ci dobbiamo accontentare. Io sono un sopravvissuto a quei tempi in cui disegnavamo col cuore il futuro prossimo e migliore ed ora sono qui a raccontare al mondo che molto di quello che sta avvenendo è anche frutto del coraggio e della lungimiranza di Demetrio Nicolò e di tutti coloro che nello spirito gli assomigliarono.
Non hai fatto in tempo a godere di questi piccoli ma importanti passi così come io non farò in tempo a vederne altri, importanti, piccoli o grandi che siano, ma lo avevamo messo in conto.
Quest'anno ho voluto includere anche l'altra anima nobile che campeggia sulla parete del mio ufficio, il nostro caro amico e padre spirituale don Italo Calabrò. È un momento positivo per il nostro amato quartiere, era giusto celebrarlo tutti insieme, chi lo profetizzò e ci spese anni di speranze e di progetti e chi, come me e tanti altri, ora, continua a farlo perché tanto è ancora il lavoro da fare e gli operai non bastano mai.
mettiamo a disposizione in conto pure questo ma teniamo duro.
Devo poter guardare queste due foto, la mattina, senza avere mai la sensazione di non essere stato all'altezza del vostro esempio e della vostra guida.
Grazie, sempre!❤
Nanni Barbaro Chi meglio di te per tracciare un bilancio di questi dieci anni? Noi, in fondo, lo abbiamo sempre saputo che solo in una dimensione dello spirito potevamo osare un senso o sperare di avere un giudizio sul nostro operato. Quindi, io so di poter contare sul tuo, che sei da dieci anni nella dimensione privilegiata dello spirito. Dico "privilegiata" perchè questo sorriso della foto mi fa pensare che sei lontano dagli affanni umani e che sorridi dei nostri affanni , di noi che siamo ancora qui; probabilmente lo fai perchè ad ogni pena terrena ci sarà una ricompensa e tu ne sai certamente qualcosa. E niente, Demetrio: siamo ancora qui, a promuovere cultura e bellezza per come sappiamo e possiamo.
Ad essere tallonati, come sempre, come allora, da incomprensioni e indifferenza.
Ma come potere essere altrimenti?
Siamo vicini pure nel silenzio: la tua tomba a tre metri dal mio ufficio, la tua foto al muro del mio ufficio, i nostri ricordi dentro le pagine che scrivo.
Dieci anni sono solo il primo lotto di dolore e di malinconia dopo il quale ci saranno i venti, i trenta, i quaranta... l'eternità... ma io sarò con te prima di lei, e speriamo che lassù non ci chiedano di montare palchi, aggiustare luci, urlare denuncia, scrivere copioni o fare discorsi.
Sono stanco anch'io!
Da quelle parti c'è un ragazzo biondo dallo sguardo attento, arrivato da poco, proprio nel giorno della Madonna di Fatima a cui tenevi tanto.
Te lo affido e già che ci sono, confido che tu abbia ancora per me, abbastanza affetto e pazienza da farmi ancora credere, che, nonostante tutto, ne vale la pena continuare.
E speriamo che la strada di Archi intitolata a tuo nome la dedichino davvero .
Ciao Demetrio
Nanni Barbaro
E sono otto, caro Demetrio.
Speriamo che l'alba del nono o del decimo anno veda una strada di Archi intitolata a tuo nome con la scritta:
" Demetrio Nicolò, operatore sociale, buon cristiano, esemplare marito e padre la cui breve vita fu densa di una passione e di una dedizione tali che un giorno saranno parte centrale dell'identità di questo quartiere".
Chi ti ha conosciuto lo sa già, ma è giusto che lo sappiano le nuove generazioni.
Nanni Barbaro. IL PROCESSO. . . ... COSI' FINI' !!! "FINE DI UN CALVARIO IN CERCA DI GIUSTIZIA MA CHE DI
INGIUSTIZIA FU " Il 7 luglio 2008 DEMETRIO NICOLO' muore improvvisamente per "Cardiopatia ischemica evoluta,in assenza di trattamento terapeutico, in infarto miocardico acuto e terminale arresto cardiaco"
.
Questo l'esito dell'autopsia a cui egli è stato sottoposto.
VENTI ORE prima Demetrio era stato dimesso dal pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria,con una banale "diagnosi" di " TORACOALGIA", SENZA CHE FOSSE AVVERTITO che sia l'elettrocardiogramma, sia alcuni enzimi cardiaci,avevano dato valori oltre i limiti della norma (HI),e quindi evidenti segni di sofferenza e danno cardiaco in atto.
Il magistrato, di turno quella notte del 7 luglio 2008, dott.ssa SQUICCIARINI, dispone l'autopsia di Demetrio per "Presunto Caso di Mala Sanità".
Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore dott. FRANCESCO MOLLACE.
Nell'Aprile 2010 le indagini sono proseguite e completate dal pm dott.ssa ALESSANDRA CERRETI,in quanto il dott. Mollace, nominato Sostituto Procuratore Generale,lascia l'incarico.
L'udienza preliminare è fissata per il 3 Maggio 2010,davanti al Gup Dott.DOMENICO SANTORO.
03 Maggio 2010 PRIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
17 Maggio 2010 SECONDA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
25 Giugno 2010 TERZA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
30 Giugno 2010: QUARTA UDIENZA...
ll gup Domenico Santoro accoglie la richiesta del PM che chiede l'imputazione dei dottori Giustra Diego e Sergi Bruno per il reato di cui agli articoli 113 e 589 del codice penale.
"I sanitari in servizio al pronto soccorso degli OO.RR. di Reggio Calabria, presso cui la notte del 07 luglio 2008 si presentò il signor Demetrio Nicolò lamentando dolore toracico,
lo DIMISERO dopo avergli fatto firmare un generico, incompleto e fuorviante consenso informato. Gli stessi sanitari:
FORMULARONO ERRATA DIAGNOSI (toracoalgia);
OMISERO di approntare idonea terapia
OMISERO di RICOVERARE lo stesso anche solo per breve osservazione clinica;
OMISERO di interpellare un cardiologo e di ottenere immediata consulenza dello stesso;
DIMISERO infine il suddetto paziente senza indicazioni terapeutiche o raccomandazioni precauzionali;
CAGIONANDO (imprudenza, imperizia e negligenza) la MORTE del signor Nicolò per sopravvenuto arresto cardiaco in infarto miocardico”. FUNGENDO TALI CONDIZIONI COME CAUSA DIRETTA, ESCLUSIVA ED IMMEDIATA DELL'EVENTO MORTE"
Il gup, dottore Santoro, RINVIA A GIUDIZIO, per OMICIDIO COLPOSO, GIUSTRA e SERGI,i due medici del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti. Il processo continua con rito ordinario,avendo il gup rigettata l'istanza dei due medici di procedere con rito abbreviato condizionato.
.
L'inizio della fase dibattimentale è fissato al 12 Ottobre 2010, davanti al giudice monocratico dott.ssa ANGELA BANDIERA.
12 OTTOBRE 2010 QUINTA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
18 GENNAIO 2011 SESTA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
22 FEBBRAIO 2011 SETTIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
25 MAGGIO 2011 OTTAVA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
La dott.ssa Bandiera, nell'imminenza di essere trasferita alla Corte d'Appello, lascia l'incarico. Si RINVIA al:
20 SETTEMBRE 2011 NONA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
25 OTTOBRE 2011 DECIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
28 NOVEMBRE 2011 UNDICESIMA UDIENZA
... FINALMENTE INIZIA IL PROCESSO!!!!
Il PM dott.ssa Alessandra Cerreti lascia il processo , in quanto demandata ad altro incarico, è sostituita dal dottor Ferracane.
Durante l'udienza sono ascoltate le testimonianze della moglie e di due dei tre figli di Demetrio.
09 GENNAIO 2012 DODICESIMA UDIENZA...... E' ascoltato il VICE QUESTORE AGGIUNTO DOTT.CIMINO che ha condotto le indagini.
10 FEBBRAIO 2012 TREDICESIMA UDIENZA... Sono ascoltate le testimonianze:
1) di un agente di Polizia Giudiziaria;
2) di un ispettore della Questura di Reggio Calabria che ha colto le prime informazioni dell'accaduto,rese dalla moglie di Demetrio la mattina del 08luglio 2008;
3)della mamma di una paziente presente in pronto soccorso la notte del 7 luglio;
4) di uno degli agenti di Polizia accorso a casa di Demetrio la sera del 7 luglio 2008.
15 FEBBRAIO 2012 QUATTORDICESIMA UDIENZA ...Sono ascoltate le testimonianze:
1)di uno dei medici dell'ambulanza;
2)di alcuni degli agenti di Polizia intervenuti quella notte a casa di Demetrio Nicolò;
3) di un medico e di alcuni degli infermieri di turno al pronto soccorso la notte tra il 6 e 7 luglio 2008;
4) di alcuni pazienti anch'essi presenti in pronto soccorso quella notte;
5)di un famigliare di Demetrio.
19 MARZO 2012 QUINDICESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
SCIOPERO degli AVVOCATI!!!
04 APRILE 2012 SEDICESIMA UDIENZA..... E' ascoltato il medico legale che ha eseguito l'autopsia, dott. Matarazzo.
La dott.ssa Bennato lascia la conduzione del processo perchè destinata ad altro incarico. IL processo è affidato al giudice
dottore Esposito.
14 MAGGIO 2012 DICIASSETTESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
9 LUGLIO 2012 DICIOTTESIMA UDIENZA... è stato riascoltato il dottor Matarazzo, il medico legale che il 9 luglio 2008 ha eseguito l'autopsia di Demetrio.
24 SETTEMBRE 2012...DICIANNOVESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!.
L' udienza, fissata per le ore 13:00 non si svolge perché, come spiegato dal giudice, per disposizioni superiori, se l'udienza si protrae oltre le ore 14:00 non può essere svolta in quanto: MANCANO I FONDI PER PAGARE LO STRAORDINARIO !!!I
22 GENNAIO 2013....VENTESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
9 APRILE 2013...VENTUNESIMA UDIENZA
Il processo si svolge; sono stati ascoltati altri testi di parte civile.
04 Giugno 2013...VENTIDUESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
16 luglio 2013.....VENTITREESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
SCIOPERO DEGLI AVVOCATI !!!
22 Ottobre 2013....VENTIQUATTRESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
Il Giudice dott. Esposito è impegnato in altro processo; viene comunicato che lascerà il suo incarico di Giudice monocratico, ma terrà il processo Nicolò fino a quando non sarà definitivo il suo passaggio ad altro incarico.
06 Dicembre 2013...VENTICINQUESIMA UDIENZA.
E' stato ascoltato un altro teste.
17 Gennaio 2014...... VENTISEIESIMA UDIENZA .
E' stato ascoltato il dottor Ielasi nominato dai medici come consulente cardiologo.
07 Febbraio 2014..VENTISETTESIMA UDIENZA
Il dottor Ielasi completa la sua consulenza.
07 Marzo 2014.. VENTOTTESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
SCIOPERO DEGLI AVVOCATI !!!
02 Maggio 2014... VENTINOVESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
ASSENZA DEL GIUDICE
23 Maggio 2014 ....TRENTESIMA UDIENZA:
R I N V I A T A !!!
ASSENZA DEL GIUDICE
06 Giugno 2014...TRENTUNESIMA UDIENZA:
il Giudice, valutati gli eventuali impegni del P.M. e degli avvocati delle controparti, comunica le date delle prossime udienze.
14 Luglio 2014... TRENTADUESIMA UDIENZA:
Il P.M. alla fine della sua requisitoria, chiede per gli imputati la condanna per omicidio colposo e la pena a 3 anni e 6 mesi.
18 luglio 2014: TRENTRASEIESIMA UDIENZA:
Si continua con le discussioni da parte dei legali delle parti civili, degli imputati e dell'azienda ospedaliera.
24 luglio 2014: LA SENTENZA:
Il Giudice monocratico dottor Andrea Esposito condanna per omicidio colposo e alla pena di
1 anno e sei mesi
i medici in servizio al pronto soccorso dell'ospedale Bianchi- Melacrino di Reggio Calabria.
Sergi Bruno e Giustra Diego.
RIEPILOGO:
Il 7 luglio 2008 avviene l'evento morte;
Il 3 maggio 2010
dopo 2 anni di indagini, si svolge la prima udienza preliminare;
Il 30 giugno 2010
il G.U.P. rinvia a giudizio i due imputati;
Il 12 ottobre 2010
inizia la fase dibattimentale.
Il 24 luglio 2014 a 6 anni dalla morte e
dopo 4 anni di dibattimento.......
la Sentenza.
In 6 anni, 29 UDIENZE di cui:
19 RINVIATE
FINE DEL PRIMO GRADO DI GIUDIZIO !
******************
Entro 30 giorni, quindi 24 agosto 2014, il giudice, dottore Esposito, dovrà depositare le motivazioni della sentenza.
In realtà così non fu!
Le motivazioni furono depositate nel dicembre 2016...
840 giorni dopo la sentenza....
troppo tardi...il processo, è andato in PRESCRIZIONE,
di conseguenza non si potrà procedere con i successivi gradi di giudizio e quindi giungere alla sentenza definitiva.
FINE DI UN CALVARIO IN CERCA DI GIUSTIZIA
MA CHE DI
INGIUSTIZIA FU !
*******************
7 luglio 2008- 7 luglio 2015
Quest'anno, caro
Demetrio Nicolò, ci mancherai ancora di più. Oggi è il settimo anniversario
della tua scomparsa, o forse sarebbe meglio dire della tua morte proditoria per
mano della solita malasanità, che ultimamente ha fatto un'altra vittima, un
nostro amico comune, Pino Anfuso. Ma è anche il 25esimo anniversario della
dipartita del nostro grande maestro sacerdote Mons. Italo Calabrò e le due
ricorrenze hanno una valenza ancora più pregnante perchè ci riportano alla memoria due persone che vollero bene a questo paese (ormai ho deciso: mi piace
chiamarlo Paese nonostante sia, urbanisticamente parlando, un
"quartiere", se non addirittura un "rione").
Mi piace
includere anche una terza persona che molto volle bene a questo paese che ci ha
lasciati pochi giorni fa, quella Suor Carmela Siclari che è morta dicendo
"Archi è sempre nel mio cuore".
E il cuore tuo, caro amico indimenticabile
Demetrio Nicolò, si è sacrificato in buona parte per questo paese e per la
speranza che esso rinascesse.
Ma ci parlava di
cuore pure don Italo quando ci esortava a guardare sempre al cuore dell'uomo.
Quanti cuori
messi al servizio e poi sacrificati in nome di questo paese, di questa città!
A noi
sopravvissuti tocca l'onere irrinunciabile di essere testimoni e portavoce del
vostro coraggio. Del tuo in particolare, caro Demetrio, che ora avresti
meritato ampiamente il piacere di vedere i tuoi figli realizzati, tua moglie
combattiva e indomita come sempre, e i tuoi amici, ognuno per la propria strada
magari, ma accomunati da quella spinta a concorrere per il futuro e la
speranza.
Io sto
cominciando ad illudermi che le cose stiano andando lentamente, quasi
impercettibilmente, per il verso giusto e tanti segnali me lo lasciano credere:
l'avvento di Papa Francesco, la caduta dei pregiudizi verso i diversi, la
grande lezione che ci sta dando tanto la Grecia quanto l'America Latina, una
maggiore coscienza ecologica (e qui saluto con enorme piacere il lavoro
coraggioso e rivoluzionario dei nostri compaesani di Archicarminenoncista, che
stanno realizzando piccoli ma esemplari paradigmi del mondo piccolo e pulito
che Archi potrebbe diventare, a patto che pure una sparuta minoranza di
cittadini si rimbocchi le maniche e si sporchi le mani).
Piccoli segnali come il progressivo andare in
disuso dei mali morali peggior di questa e di altre comunità come l'invidia,
l'individualismo, la mentalità mafiosa, l'opportunismo e l'arrivismo.
Le cose, caro Demetrio, stanno cambiando
e se stanno cambiando è perchè siamo stati capaci in tempi remoti, difficili e non
sospetti, a cominciare noi per primi a cambiare, ad essere "profeti della semplicità".
Il tempo e i fatti ci hanno dato ragione. Tu
non hai visto questi cambiamenti, Demetrio, ed io non vedrò quelli che verranno
dopo, ma non importa.
Non lavoravamo perchè di noi si
facessero statue, ma perchè da noi nascessero fiori tra le erbacce. Piccoli ma
tenaci e duraturi, tanto che alla fine
le erbacce dovranno cedere il passo.
Il tuo amico Nanà.
29-12-1954 / 7-7-2008 Questa mi è parsa l'immagine più eloquente per riassumere la vita e le opere di Demetrio Nicolò: equamente distribuite tra la famiglia (lo vediamo in questa foto con due dei suoi tre piccoli figli) e le attività di promozione sociale e culturale. E' il Demetrio in versione perennemente "operativa", un animo costantemente sotto la tensione ribollente delle persone che sanno che sono nate per creare e ne accettano gli oneri (perchè sono soprattuto oneri. Gli onori arrivano, se e quando arrivano, solo post mortem) senza alcun tentennamento, da veri e buoni cristiani. "Sono venuto in terra per servire e non per essere servito" dice Gesù. Ogni buon cristiano ha il duplice dovere di servire degnamente il Signore servendo meglio che può i fratelli. Il servizio terreno di Demetrio è stato fatto di dedizione totale e continua, con grande generosità ed inesauribile slancio, talvolta tanto impetuoso da spingerlo a qualche eccesso, ma gli eccessi a debito delle persone generose e in buona fede, sono doppi tesori agli occhi di Dio. Demetrio ha lasciato questa terra con forzieri zeppi di tesori spirituali e morali. Io, da indegno amico e sbiadita copia della sua generosità e dedizione, così volevo ricordarlo, a nome mio e di tutte le persone che l'hanno conosciuto, hanno beneficiato della sua amicizia. Demetrio, non ti dimentichiamo mai anche quando così sembra. Un abbraccio a tutta la tua famiglia da parte di tutti noi. Nanà Barbaro 7 luglio 2012
Era lunedì il 7 luglio 2008 e nel pomeriggio, dopo una mattinata trascorsa in
ufficio, Demetrio, come spesso faceva, dal balcone di casa sua, per un pò ammirò le campagne di Archi .
Già la "sua" Archi, quella terra a cui ha dedicato gran
parte della sua vita, lottando fiducioso e con disarmante ottimismo, per fare
emergere la tanta parte sana, onesta, laboriosa, intelligente di Archi.
Instancabile e fortemente convinto, ha continuato a gridare al
"mondo", anche quando gli eventi disegnavano tutt'altro, che ad Archi
c'erano e ci sono tante brave persone e tanti giovani, troppo spesso
umiliati e costretti a rimanere nell'anonimato perchè offuscati o meglio
schiacciati dall'immagine negativa e funesta che, imperante, ha fatto anche di
loro "tutto un fascio".
Si, proprio miseramente imperante, univoca, senza via di
scampo, fu l'immagine del territorio e di tutti i suoi abitanti che è stata
data, perchè più comoda per fare odience, più appetibile per stuzzicare
l'interesse di ognuno. Ma ai tanti bravi giovani, allora, chi ci ha pensato?
Con quale voce, nonostante tutto, riuscirono a parlare?
Il Circolo socio-culturale "Paolo VI" e Demetrio, uno dei
fondatori dell'associazione, hanno preso per mano questi giovani,
li hanno guidati, sostenuti nei loro molti perchè, con fiducia e
ottimismo, con il credere in loro, con le attività svolte....e la storia
"bella" di Archi ne è testimone !
Demy amava i suoi ragazzi, e lui , adulto, riusciva ad essere ragazzo tra i
suoi ragazzi.
Ma venne la sera!.... e già, venne la sera,.....
Demy sedette al suo computer, quindi volse lo sguardo assorto e
tenero verso l'ultima scena che si sarebbe portata con sè per l'eternità:
Claudio che si cimenta con la chitarra, sua madre Anna che gli va dietro
cantando.
Poi tutto finisce con un capovolgimento di tutto.
Demetrio se ne va, nella sua solitudine del momento, (perchè quando si
muore si muore da soli, anche se si è circondati da una folla).
Quel che la vita che rimane fuori può ancora dire è: che c'è Massimo con lo
sguardo perso che dice:
" Demetrio si è sentito male" a me che ero appena giunto;
c'è la gente attonita che non crede alle sue orecchie;
c'è una famiglia che non si abituerà mai a quel momento, a quel
capitombolo verso il regno dei cieli....
e poi ci sono io, che piango il silenzio e il deserto che attraverso da
quella sera di cinque anni fa!
Un giorno ci rincontreremo, mio caro amico e continueremo a fare presepi
con l'acqua e diatribe sul modo migliore di essere devoti al nostro grande
amore, anche da lassù. Archi.
Ciao Demetrio, ciao.
Nanà
Grazie Nanà per le emozioni che mi hai fatto provare. Demetrio è stato la disponibilità fatta persona. Anna ei figli saranno sicuramente orgogliosi di avere avuto accanto una così nobile Persona.
Paolo Cartella .
Cinque anni fa io ero lì quella sera, sembrava un film....posso dire che Demetrio, nel ricordo e nel cuore di molti è ancora vivo, soprattutto di noi ragazzi. Per lui eravamo il futuro e in noi credevamo e investiva...... Massimo Surace .
Quanti amici avevi e ancora hai Demy e quanti giovani vedevano in te un punto di riferimento sicuro. Avrai il tuo bel da fare lassù a raccomandare la nostra povera anima assetata di giustizia e di verità. Nanà .
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