venerdì 7 luglio 2023

           7  luglio 2008 - 7 luglio 2023


                         QUINDICI   ANNI?  ....no!... solo un attimo fa!......  
          Non Sei un ricordo.... Sei la nostra... la mia realtà...
                      Tu ed io insieme, oltre i confini della morte ......
..
                                                                                Anna

 






Ci sono date che sono ferite dell'anima che non troveranno mai cicatrizzazione, assenze che non saranno mai colmate e rimpianti che non cesseranno mai di grondare lacrime.

Il 7 luglio è stato, per moltissime persone, la data di una perdita che ha marcato un prima e un dopo, un mondo che se n'è andato e uno che è rimasto. Purtroppo, quello che è rimasto, almeno per me, è stato un mondo con meno coraggio e minore abnegazione di quello che avevo vissuto con Demetrio Nicolò e grazie a Demetrio Nicolò, ed è appunto dal 7 luglio del 2008 che mi sono sentito investito della responsabilità di cercare di riempire quel vuoto immenso di coraggio e di abnegazione ma anche di preveggenza, perché Demetrio aveva immaginato un futuro, che non è ancora attualizzato ma quando lo sarà avrà, non potrà non avere, le caratteristiche che lui aveva immaginato con le scelte etiche che lui aveva sognato. Ricordarlo e rimpiangerlo, per me, non è solo un abisso di dolore che mi porto dentro da quindici anni ma anche quel faro sempre visibile che lui si cura, da lassù, di rendermi sempre visibile in modo che le cose vadano per come lui, noi, le avevamo sognate e per le quali lottiamo ancora.
Non c'è vittoria, anche piccola, nella quale non senta il suo spirito vicino e non c'è sconfitta nella quale non ci sia lui a sussurrare "non ti scoraggiare, vai avanti".
Questa è la vera amicizia, credo.
Questo il senso del lottare contro l'impossibile per farlo diventare possibile.
Mi manchi amico mio, ma so che ci sei e ci sarai sempre e che un giorno verrò a litigare lassù per un tavolone inchiodato storto o un microfono che non vuole sapere di funzionare, con il buon Dio che si sganascia di affettuose risate❤️

Nanni Barbaro



mercoledì 13 febbraio 2013


                       







Demetrio. Era lunedì undici anni fa ea tarda sera l'urlo straziante di Anna annunciò alla notte che cominciava il buio dell'anima di chi ti ha voluto bene. 11 anni! Eppure, guarda, quest'anno qualche buona notizia te la posso finalmente osare: ieri pomeriggio ho visto gli scout di Archi uniti in un unico intento. Nei giorni scorsi ho visto oratori affollatissimi. Sto vedendo parrocchie che si ripigliano in mano le loro feste patronali e le fanno a costo o quasi zero, con i parrocchiani artefici e non più spettatori.
Ho visto preti pulire le strade per dare il buon esempio o attaccare striscioni che invitano al senso civico.
E poi...ma ti rendi conto, Demetrio? Due di Archi ai massimi livelli internazionali nel cinema e nella letteratura: DUE! Nel giro di pochi mesi.
E lo so che i cambiamenti sono lenti e spesso vengono molto dopo la scomparsa di chi li aveva profetizzati e ci aveva speso tutte le energie che aveva. Ma ci dobbiamo accontentare. Io sono un sopravvissuto a quei tempi in cui disegnavamo col cuore il futuro prossimo e migliore ed ora sono qui a raccontare al mondo che molto di quello che sta avvenendo è anche frutto del coraggio e della lungimiranza di Demetrio Nicolò e di tutti coloro che nello spirito gli assomigliarono.
Non hai fatto in tempo a godere di questi piccoli ma importanti passi così come io non farò in tempo a vederne altri, importanti, piccoli o grandi che siano, ma lo avevamo messo in conto.
Quest'anno ho voluto includere anche l'altra anima nobile che campeggia sulla parete del mio ufficio, il nostro caro amico e padre spirituale don Italo Calabrò. È un momento positivo per il nostro amato quartiere, era giusto celebrarlo tutti insieme, chi lo profetizzò e ci spese anni di speranze e di progetti e chi, come me e tanti altri, ora, continua a farlo perché tanto è ancora il lavoro da fare e gli operai non bastano mai.
mettiamo a disposizione in conto pure questo ma teniamo duro.
Devo poter guardare queste due foto, la mattina, senza avere mai la sensazione di non essere stato all'altezza del vostro esempio e della vostra guida.
Grazie, sempre!
Ciao Demetrio
Nanni Barbaro Chi meglio di te per tracciare un bilancio di questi dieci anni? Noi, in fondo, lo abbiamo sempre saputo che solo in una dimensione dello spirito potevamo osare un senso o sperare di avere un giudizio sul nostro operato. Quindi, io so di poter contare sul tuo, che sei da dieci anni nella dimensione privilegiata dello spirito. Dico "privilegiata" perchè questo sorriso della foto mi fa pensare che sei lontano dagli affanni umani e che sorridi dei nostri affanni , di noi che siamo ancora qui; probabilmente lo fai perchè ad ogni pena terrena ci sarà una ricompensa e tu ne sai certamente qualcosa. E niente, Demetrio: siamo ancora qui, a promuovere cultura e bellezza per come sappiamo e possiamo.





Ad essere tallonati, come sempre, come allora, da incomprensioni e indifferenza.
Ma come potere essere altrimenti?
Siamo vicini pure nel silenzio: la tua tomba a tre metri dal mio ufficio, la tua foto al muro del mio ufficio, i nostri ricordi dentro le pagine che scrivo.
Dieci anni sono solo il primo lotto di dolore e di malinconia dopo il quale ci saranno i venti, i trenta, i quaranta... l'eternità... ma io sarò con te prima di lei, e speriamo che lassù non ci chiedano di montare palchi, aggiustare luci, urlare denuncia, scrivere copioni o fare discorsi.
Sono stanco anch'io!
Da quelle parti c'è un ragazzo biondo dallo sguardo attento, arrivato da poco, proprio nel giorno della Madonna di Fatima a cui tenevi tanto.
Te lo affido e già che ci sono, confido che tu abbia ancora per me, abbastanza affetto e pazienza da farmi ancora credere, che, nonostante tutto, ne vale la pena continuare.
E speriamo che la strada di Archi intitolata a tuo nome la dedichino davvero .
Ciao Demetrio
Nanni Barbaro


E sono otto, caro Demetrio.
Speriamo che l'alba del nono o del decimo anno veda una strada di Archi intitolata a tuo nome con la scritta:
" Demetrio Nicolò, operatore sociale, buon cristiano, esemplare marito e padre la cui breve vita fu densa di una passione e di una dedizione tali che un giorno saranno parte centrale dell'identità di questo quartiere".
Chi ti ha conosciuto lo sa già, ma è giusto che lo sappiano le nuove generazioni.
Nanni Barbaro. IL PROCESSO. .                                           ... COSI' FINI' !!!               "FINE DI UN CALVARIO IN CERCA                                   DI GIUSTIZIA                                    MA CHE DI 










                              INGIUSTIZIA FU " Il 7 luglio 2008 DEMETRIO NICOLO' muore improvvisamente per "Cardiopatia ischemica evoluta,in assenza di trattamento terapeutico, in infarto miocardico acuto e terminale arresto cardiaco"


.
Questo l'esito dell'autopsia a cui egli è stato sottoposto.
VENTI ORE prima Demetrio era stato dimesso dal pronto soccorso degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria,con una banale "diagnosi" di " TORACOALGIA", SENZA CHE FOSSE AVVERTITO che sia l'elettrocardiogramma, sia alcuni enzimi cardiaci,avevano dato valori oltre i limiti della norma (HI),e quindi evidenti segni di sofferenza e danno cardiaco in atto.
Il magistrato, di turno quella notte del 7 luglio 2008, dott.ssa SQUICCIARINI, dispone l'autopsia di Demetrio per  "Presunto Caso di Mala Sanità".
Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore dott. FRANCESCO MOLLACE.
Nell'Aprile 2010 le indagini sono proseguite e completate dal pm dott.ssa ALESSANDRA CERRETI,in quanto il dott. Mollace, nominato Sostituto Procuratore Generale,lascia l'incarico.
L'udienza preliminare è fissata per il 3 Maggio 2010,davanti al Gup Dott.DOMENICO SANTORO.

03  Maggio  2010  PRIMA UDIENZA:
                                    R I N V I A T A !!!

17  Maggio   2010  SECONDA UDIENZA:
                                  R I N V I A T A !!!

25  Giugno   2010   TERZA UDIENZA:      
                                   R I N V I A T A !!!

30 Giugno 2010: QUARTA UDIENZA...

ll gup Domenico Santoro accoglie la richiesta del PM che chiede l'imputazione dei dottori Giustra Diego e Sergi Bruno per il reato di cui agli articoli 113 e 589 del codice penale. 
"I sanitari in servizio al pronto soccorso degli OO.RR. di Reggio Calabria, presso cui la notte del 07 luglio 2008 si presentò il signor Demetrio Nicolò lamentando dolore toracico, 
lo DIMISERO 
dopo avergli fatto firmare un generico, incompleto e fuorviante consenso informato. Gli stessi sanitari:

FORMULARONO ERRATA DIAGNOSI (toracoalgia);
OMISERO di approntare idonea terapia
OMISERO di RICOVERARE lo stesso anche solo per breve osservazione clinica;
OMISERO di interpellare un cardiologo e di ottenere immediata consulenza dello stesso;
DIMISERO infine il suddetto paziente senza indicazioni terapeutiche o raccomandazioni precauzionali;
CAGIONANDO (imprudenza, imperizia e negligenzala MORTE del signor Nicolò per sopravvenuto arresto cardiaco in infarto miocardico”. FUNGENDO TALI CONDIZIONI COME CAUSA DIRETTA, ESCLUSIVA ED IMMEDIATA DELL'EVENTO MORTE"

Il gup, dottore Santoro, RINVIA A GIUDIZIO, per OMICIDIO COLPOSO, GIUSTRA e SERGI,i due medici del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti. Il processo continua con rito ordinario,avendo il gup rigettata l'istanza dei due medici di procedere con rito abbreviato condizionato.

.
L'inizio della fase dibattimentale è fissato al 12 Ottobre 2010, davanti al giudice monocratico dott.ssa ANGELA BANDIERA.

12 OTTOBRE 2010 QUINTA UDIENZA: 
                                    R I N V I A T A !!!

18 GENNAIO 2011 SESTA UDIENZA:

                                   R I N V I A T A  !!!

22 FEBBRAIO 2011 SETTIMA UDIENZA:

                                   R I N V I A T A !!! 

25 MAGGIO 2011 OTTAVA UDIENZA: 

                                   R I N V I A T A  !!!

La dott.ssa Bandiera, nell'imminenza di essere trasferita alla Corte d'Appello, lascia l'incarico. Si RINVIA al:

20 SETTEMBRE 2011 NONA UDIENZA:

                                   R I N V I A T A !!!

25 OTTOBRE 2011 DECIMA UDIENZA:

                                   R I N V I A T A !!!

28 NOVEMBRE 2011 UNDICESIMA UDIENZA

                 ... FINALMENTE INIZIA IL PROCESSO!!!!

Il PM dott.ssa Alessandra Cerreti lascia il processo , in quanto demandata ad altro incarico, è sostituita dal dottor Ferracane.
Durante l'udienza sono ascoltate le testimonianze della moglie e di due dei tre figli di Demetrio.

09 GENNAIO 2012 DODICESIMA UDIENZA...... E' ascoltato il VICE QUESTORE AGGIUNTO DOTT.CIMINO che ha condotto le indagini.

10 FEBBRAIO 2012 TREDICESIMA UDIENZA... Sono ascoltate le testimonianze:
1) di un agente di Polizia Giudiziaria;
2) di un ispettore della Questura di Reggio Calabria che ha colto le prime informazioni dell'accaduto,rese dalla moglie di Demetrio la mattina del 08luglio 2008;
3)della mamma di una paziente presente in pronto soccorso la notte del 7 luglio;
4) di uno degli agenti di Polizia accorso a casa di Demetrio la sera del 7 luglio 2008.

15 FEBBRAIO 2012 QUATTORDICESIMA UDIENZA ...Sono ascoltate le testimonianze:
1)di uno dei medici dell'ambulanza;
2)di alcuni degli agenti di Polizia intervenuti quella notte a casa di Demetrio Nicolò;
3) di un medico e di alcuni degli infermieri di turno al pronto soccorso la notte tra il 6 e 7 luglio 2008;
4) di alcuni pazienti anch'essi presenti in pronto soccorso quella notte;
5)di un famigliare di Demetrio.

19 MARZO 2012  QUINDICESIMA UDIENZA:
                            R I N V I A T A !!! 
                   SCIOPERO degli AVVOCATI!!!

04 APRILE 2012 SEDICESIMA UDIENZA..... E' ascoltato il medico legale che ha eseguito l'autopsia, dott. Matarazzo.

La dott.ssa Bennato lascia la conduzione del processo perchè destinata ad altro incarico. IL processo è affidato al giudice
 dottore Esposito.

14 MAGGIO 2012 DICIASSETTESIMA UDIENZA:
                                 R I N V I A T A !!!

9 LUGLIO 2012 DICIOTTESIMA UDIENZA...
 è stato riascoltato il dottor Matarazzo, il medico legale che il 9 luglio 2008 ha eseguito l'autopsia di Demetrio.  


24 SETTEMBRE 2012...DICIANNOVESIMA UDIENZA:

                                   R I N V I A T A  !!!.
L' udienza, fissata per le ore 13:00 non si svolge perché, come spiegato dal giudice, per disposizioni superiori, se l'udienza  si protrae oltre le ore 14:00 non può essere svolta in quanto:  MANCANO I FONDI PER PAGARE LO STRAORDINARIO !!!I

22 GENNAIO 2013....VENTESIMA UDIENZA:
                                 R I N V I A T A  !!!

9 APRILE 2013...VENTUNESIMA UDIENZA 

Il processo si svolge; sono stati ascoltati altri testi di parte civile.

04 Giugno 2013...VENTIDUESIMA UDIENZA:

                                  R I N V I A T A  !!!

16 luglio 2013.....VENTITREESIMA UDIENZA:

                               R I N V I A T A !!!
                         SCIOPERO DEGLI AVVOCATI !!!

22 Ottobre 2013....VENTIQUATTRESIMA UDIENZA:

                                     R I N V I A T A !!!
  Il Giudice dott. Esposito è impegnato in altro processo;                    viene comunicato che lascerà il suo incarico di Giudice monocratico, ma terrà il processo Nicolò fino  a quando non sarà definitivo il suo passaggio ad altro incarico. 

06 Dicembre 2013...VENTICINQUESIMA UDIENZA.

  E' stato ascoltato un altro teste.
17 Gennaio 2014......  VENTISEIESIMA UDIENZA .
 E' stato ascoltato il dottor Ielasi nominato dai medici come consulente cardiologo.
07 Febbraio 2014..VENTISETTESIMA UDIENZA
 Il dottor Ielasi completa la sua consulenza.                                                     
07 Marzo 2014.. VENTOTTESIMA UDIENZA:
                               R  I  N  V  I  A  T  A !!!

                       SCIOPERO DEGLI AVVOCATI !!!

02 Maggio 2014... VENTINOVESIMA UDIENZA: 


                               R  I  N  V  I  A  T  A  !!!

                                 ASSENZA DEL GIUDICE

23 Maggio 2014 ....TRENTESIMA UDIENZA:

                        R  I  N  V  I  A  T  A  !!!

                              ASSENZA DEL GIUDICE

06 Giugno 2014...TRENTUNESIMA  UDIENZA:

       il Giudice, valutati gli eventuali impegni del P.M. e degli avvocati delle controparti, comunica le date delle prossime udienze. 

14 Luglio 2014... TRENTADUESIMA UDIENZA:

     Il   P.M. alla fine della sua requisitoria, chiede per gli imputati la condanna per omicidio colposo e la pena a 3 anni e 6 mesi. 

18 luglio  2014: TRENTRASEIESIMA UDIENZA:
     Si continua con le discussioni da parte dei legali delle parti civili, degli imputati e dell'azienda ospedaliera.

             24 luglio 2014: LA SENTENZA: 
 Il Giudice monocratico dottor Andrea Esposito  condanna  per omicidio colposo e alla pena di 
                                      1 anno e sei mesi 
i medici  in servizio al pronto soccorso dell'ospedale  Bianchi- Melacrino di Reggio Calabria

                            Sergi Bruno e Giustra Diego.



RIEPILOGO:
  Il 7 luglio 2008  avviene  l'evento morte;

 Il 3 maggio 2010 

    dopo 2 anni di indagini, si svolge la prima udienza preliminare;

 Il 30 giugno 2010
      il G.U.P. rinvia a giudizio i due imputati;

 Il 12 ottobre 2010
     inizia la fase dibattimentale.

Il  24 luglio 2014   a 6 anni dalla morte e 

  dopo 4 anni di dibattimento....... 
                        
                       la Sentenza.

                 In 6 anni,  29 UDIENZE di cui:

                                19   RINVIATE        


              FINE DEL PRIMO GRADO DI GIUDIZIO !

                                 ******************


Entro 30 giorni, quindi 24 agosto 2014, il giudice, dottore Esposito, dovrà depositare le motivazioni della sentenza.

In realtà così non fu! 
Le motivazioni furono depositate nel dicembre 2016...
                                          840 giorni   dopo la sentenza....
troppo tardi...il processo,  è andato in  PRESCRIZIONE, 
di conseguenza non si potrà procedere con i successivi gradi di giudizio e quindi giungere alla sentenza definitiva.

                   FINE DI UN CALVARIO IN CERCA DI GIUSTIZIA 
                                  MA CHE DI 
                              INGIUSTIZIA FU !

                                       *******************

7 luglio 2008- 7 luglio 2015

Quest'anno, caro Demetrio Nicolò, ci mancherai ancora di più. Oggi è il settimo anniversario della tua scomparsa, o forse sarebbe meglio dire della tua morte proditoria per mano della solita malasanità, che ultimamente ha fatto un'altra vittima, un nostro amico comune, Pino Anfuso. Ma è anche il 25esimo anniversario della dipartita del nostro grande maestro sacerdote Mons. Italo Calabrò e le due ricorrenze hanno una valenza ancora più pregnante perchè ci riportano alla memoria due persone che vollero bene a questo paese (ormai ho deciso: mi piace chiamarlo Paese nonostante sia, urbanisticamente parlando, un "quartiere", se non addirittura un "rione").
Mi piace includere anche una terza persona che molto volle bene a questo paese che ci ha lasciati pochi giorni fa, quella Suor Carmela Siclari che è morta dicendo "Archi è sempre nel mio cuore".
 E il cuore tuo, caro amico indimenticabile Demetrio Nicolò, si è sacrificato in buona parte per questo paese e per la speranza che esso rinascesse.
Ma ci parlava di cuore pure don Italo quando ci esortava a guardare sempre al cuore dell'uomo.
Quanti cuori messi al servizio e poi sacrificati in nome di questo paese, di questa città!
A noi sopravvissuti tocca l'onere irrinunciabile di essere testimoni e portavoce del vostro coraggio. Del tuo in particolare, caro Demetrio, che ora avresti meritato ampiamente il piacere di vedere i tuoi figli realizzati, tua moglie combattiva e indomita come sempre, e i tuoi amici, ognuno per la propria strada magari, ma accomunati da quella spinta a concorrere per il futuro e la speranza.
Io sto cominciando ad illudermi che le cose stiano andando lentamente, quasi impercettibilmente, per il verso giusto e tanti segnali me lo lasciano credere: l'avvento di Papa Francesco, la caduta dei pregiudizi verso i diversi, la grande lezione che ci sta dando tanto la Grecia quanto l'America Latina, una maggiore coscienza ecologica (e qui saluto con enorme piacere il lavoro coraggioso e rivoluzionario dei nostri compaesani di Archicarminenoncista, che stanno realizzando piccoli ma esemplari paradigmi del mondo piccolo e pulito che Archi potrebbe diventare, a patto che pure una sparuta minoranza di cittadini si rimbocchi le maniche e si sporchi le mani).
 Piccoli segnali come il progressivo andare in disuso dei mali morali peggior di questa e di altre comunità come l'invidia, l'individualismo, la mentalità mafiosa, l'opportunismo e l'arrivismo.
Le cose, caro Demetrio, stanno cambiando e se stanno cambiando è perchè siamo stati capaci in tempi remoti, difficili e non sospetti, a cominciare noi per primi a cambiare, ad essere "profeti della semplicità".
 Il tempo e i fatti ci hanno dato ragione. Tu non hai visto questi cambiamenti, Demetrio, ed io non vedrò quelli che verranno dopo, ma non importa.
Non lavoravamo perchè di noi si facessero statue, ma perchè da noi nascessero fiori tra le erbacce. Piccoli ma tenaci e duraturi, tanto che alla fine
le erbacce dovranno cedere il passo.
Il tuo amico Nanà. 

  
29-12-1954 / 7-7-2008 Questa mi è parsa l'immagine più eloquente per riassumere la vita e le opere di Demetrio Nicolò: equamente distribuite tra la famiglia (lo vediamo in questa foto con due dei suoi tre piccoli figli) e le attività di promozione sociale e culturale. E' il Demetrio in versione perennemente "operativa", un animo costantemente sotto la tensione ribollente delle persone che sanno che sono nate per creare e ne accettano gli oneri (perchè sono soprattuto oneri. Gli onori arrivano, se e quando arrivano, solo post mortem) senza alcun tentennamento, da veri e buoni cristiani. "Sono venuto in terra per servire e non per essere servito" dice Gesù. Ogni buon cristiano ha il duplice dovere di servire degnamente il Signore servendo meglio che può i fratelli. Il servizio terreno di Demetrio è stato fatto di dedizione totale e continua, con grande generosità ed inesauribile slancio, talvolta tanto impetuoso da spingerlo a qualche eccesso, ma gli eccessi a debito delle persone generose e in buona fede, sono doppi tesori agli occhi di Dio. Demetrio ha lasciato questa terra con forzieri zeppi di tesori spirituali e morali. Io, da indegno amico e sbiadita copia della sua generosità e dedizione, così volevo ricordarlo, a nome mio e di tutte le persone che l'hanno conosciuto, hanno beneficiato della sua amicizia. Demetrio, non ti dimentichiamo mai anche quando così sembra. Un abbraccio a tutta la tua famiglia da parte di tutti noi. Nanà Barbaro 7 luglio 2012        






Era lunedì il 7 luglio 2008  e nel pomeriggio, dopo una mattinata trascorsa in ufficio, Demetrio, come spesso faceva,  dal balcone di casa sua, per un pò  ammirò  le campagne di Archi .
Già la  "sua" Archi, quella terra a cui ha dedicato gran parte della sua vita, lottando fiducioso e con disarmante ottimismo, per fare emergere la tanta parte sana, onesta, laboriosa, intelligente  di Archi.
Instancabile e fortemente convinto, ha continuato a gridare al "mondo", anche quando gli eventi disegnavano tutt'altro, che ad Archi c'erano e ci sono tante brave persone e tanti  giovani, troppo spesso umiliati e costretti a rimanere nell'anonimato perchè offuscati o meglio schiacciati dall'immagine negativa e funesta che, imperante, ha fatto anche di loro "tutto un fascio".
 Si, proprio miseramente  imperante, univoca, senza via di scampo, fu l'immagine del territorio e di tutti i suoi abitanti che è stata data, perchè più comoda per fare odience, più appetibile per stuzzicare l'interesse di ognuno. Ma ai tanti bravi giovani, allora, chi ci ha pensato? Con quale voce, nonostante tutto, riuscirono a parlare?
 Il Circolo socio-culturale "Paolo VI" e Demetrio, uno dei fondatori dell'associazione,  hanno preso per mano questi  giovani, li hanno guidati,  sostenuti nei loro molti perchè, con fiducia e  ottimismo, con il credere in loro, con le attività svolte....e la storia "bella" di Archi  ne è testimone !
Demy amava i suoi ragazzi, e lui , adulto, riusciva ad essere ragazzo tra i suoi ragazzi.
Ma venne la sera!.... e già, venne la sera,.....
 Demy  sedette al suo computer, quindi volse lo sguardo assorto e tenero verso l'ultima scena che si sarebbe portata con sè per l'eternità:
Claudio che si cimenta con la chitarra, sua madre Anna che gli va dietro cantando.
Poi tutto finisce con un capovolgimento di tutto.
Demetrio se ne va, nella sua solitudine del momento, (perchè quando si muore si muore da soli, anche se si è circondati da una folla).
Quel che la vita che rimane fuori può ancora dire è: che c'è Massimo con lo sguardo perso che dice:
" Demetrio si è sentito male" a me che ero appena giunto;
 c'è la gente attonita che non crede alle sue orecchie;
 c'è una famiglia che non si abituerà mai a quel momento, a quel capitombolo verso il regno dei cieli....
e poi ci sono io, che piango il silenzio e il deserto che attraverso da quella sera di cinque anni fa!
Un giorno ci rincontreremo, mio caro amico e continueremo a fare presepi con l'acqua e diatribe sul modo migliore di essere devoti al nostro grande amore, anche da lassù. Archi.
Ciao Demetrio, ciao.
Nanà

Grazie Nanà per le emozioni che mi hai fatto provare. Demetrio è stato la disponibilità fatta persona. Anna ei figli saranno sicuramente orgogliosi di avere avuto accanto una così nobile Persona.
Paolo Cartella .

Cinque anni fa io ero lì quella sera, sembrava un film....posso dire che Demetrio, nel ricordo e nel cuore di molti è ancora vivo, soprattutto di noi ragazzi. Per lui eravamo il futuro e in noi credevamo e investiva......  Massimo Surace .

Quanti amici avevi e ancora hai Demy e quanti giovani vedevano in te un punto di riferimento sicuro. Avrai il tuo bel da fare lassù a raccomandare la nostra povera anima assetata di giustizia e di verità. Nanà .





lunedì 7 novembre 2011

7 Luglio 2008- 7 Novembre 2011


La Morte non è Niente

Quello che eravamo prima, l’uno per l’altra, lo siamo ancora.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io il tuo Demy e tu sei sempre tu, la mia Anna.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato,che ti è familiare;
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati Anna, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, e ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere,
se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
                                                                                                                  Sant’Agostino

sabato 4 dicembre 2010

Da una riflessione del Consiglio Direttivo del “ Circolo Socio- Culturale Paolo VI Onlus”

Il socio fondatore, nonché componente del Consiglio Direttivo, Demetrio Nicolò purtroppo è deceduto improvvisamente.
Gli ideali di giustizia, coerenza, dignità, del rispetto e difesa della vita, sempre e comunque, senza distinzione di razza o di ceto sociale, che tanto ha profuso in tutta la sua vita, in ogni ambito e a tutti i livelli in cui ha operato: famigliare, parrocchiale, sociale, politico, lavorativo,…….sono mancati, purtroppo, in coloro che dovevano salvargli la vita.
Demy è divenuto una “vittima della malasanità”.
Tutto ciò che lui ha cercato di inculcare, soprattutto nei giovani, tutto ciò che lo ha sempre motivato in ogni attività che proponeva all’interno del Circolo e che lo ha spinto, insieme ad altri ragazzi, a fondare nel lontano 1985, il Circolo Paolo VI, trasformato successivamente, su sua idea, in un’associazione ONLUS, per lui, beffardamente, è mancato.
Il Circolo Paolo VI era a quei tempi ad Archi, l’unica realtà associativa, sorta per contribuire alla crescita culturale e sociale di un quartiere ad alto rischio mafioso. Molti giovani in quel periodo erano allo sbando, e quindi facile preda dei “boss” della zona che li usavano come manovalanza.
Come dimenticare il ruolo socio-culturale svolto coraggiosamente dal direttivo e dai soci del Circolo in quei lunghi anni?
Tra questi, Demetrio Nicolò è stato colui che è stato sempre e comunque in prima linea, organizzando manifestazioni, cortei, interviste con giornalisti di testate nazionali e locali, Tv locali e nazionali, striscioni di denuncia contro la guerra di mafia, che purtroppo aveva trasformato il nostro quartiere in una barbara realtà malavitosa e incivile a seguito della carneficina che ne è scaturita.
Come dimenticare, e la storia di Archi ne ha fatto tesoro, l’attività socio-culturale svolta dal Circolo, a difesa della vita e per far scaturire, soprattutto nei giovani, quella “presa di coscienza”, che sta alla base di ogni riscatto umano e far capire loro che solo con la cultura, l’onestà, la legalità, il rispetto di se stessi e degli altri, si diventa uomini veri, magari con meno soldi dei mafiosi, ma comunque liberi di poter camminare sempre a testa alta e "poter guardare il sole senza rischiare di bruciarsi gli occhi"?
Era questo che Demetrio diceva ai suoi giovani e che metteva nelle finalità di tutto ciò che proponeva personalmente e a nome del Circolo Paolo VI: associazione che lui, insieme ad altri giovani ha fondato e in cui credeva profondamente e per il quale ha lottato fino alla morte.
Demy se li è curati con amore i suoi giovani, soprattutto quelli di Archi, con dedizione, con le attività culturali, sociali, umane con le quali riusciva a coinvolgerli; se li è “cresciuti”, con la sua vera amicizia, con la sua cultura, con la sua propositività, il suo essere adulto e nello stesso tempo ragazzo tra i suoi ragazzi, e forse, soprattutto, con il solo ottimismo che riusciva a trasmettere loro, qualunque fossero le situazioni che quei giovani si portavano dietro.
Siamo allibiti e profondamente addolorati!
Archi perde un pezzo della sua storia …..ora siamo veramente soli! …….
Solo adesso, riflettendo, ci rendiamo conto che Demetrio Nicolò ha formato non solo i giovani; egli, senza che c’è ne accorgessimo, ha formato anche noi, a volte in silenzio, a volte con autorevolezza, della quale forse spesso non riuscivamo a capirne il fine e il significato …..ora dobbiamo continuare ad andare avanti da soli, ma Demy ci ha messo nelle condizioni di poterlo fare….Ti vogliamo bene Demy …nostro maestro…. Grazie.
Il consiglio Direttivo.12/08/2008

mercoledì 7 luglio 2010

DA "CALABRIA ORA" del 1/07/2010-Lucio Musolino

Due medici rinviati a giudizio
I sanitari dovranno rispondere dell'omicidio colposo di Demetrio Nicolò


Il gup Domenico Santoro ha rinviato a giudizio i due medici del pronto soccorso degli ospedali Riuniti accusati dell'omicidio colposo di Demetrio Nicolò, avvenuto il 7 luglio 2008.
Davanti al giudice monocratico Angela Bandiera, il 12 ottobre compariranno Bruno Sergi e Diego Giustra contro i quali si sono costituiti parte civile i familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Franco e Stefania Bagnoli e dall'avvocato Orlando Cassisi. E' stata accolta, quindi la richiesta del pm Alessandra Cerreti che ha proseguito l'indagine iniziata dal sostituto procuratore Francesco Mollace (oggi sostituto procuratore generale). Stando all'accusa i due medici avrebbero sbagliato la diagnosi quando il funzionario del Corecom Demetrio Nicolò alle 3 di notte è stato accompagnato in ospedale accusando dolori al torace. Dopo un'ora e mezza, Nicolò era stato "congedato" dal pronto soccorso con la diagnosi di "toracoalgia". Sergi e Giustra lo avrebbero rassicurato circa gli esami eseguiti che avrebbero dato esito negativo ai fini di un sospetto infarto. Così non era e,"dopo avergli fatto firmare un generico, incompleto e fuorviante (il cosiddetto "consenso informato"), Nicolò è morto per "cardiopatia ischemica evoluta, -scrivono gli inquirenti- in assenza di trattamento terapeutico, in infarto miocardico acuto con terminale arresto cardiaco".
Tanto è bastato al pm Cerreti per chiedere il rinvio a giudizio per Giustra e Sergi che "formularono errata diagnosi, omisero di interpellare un cardiologo e di ottenere immediata consulenza dello stesso, omisero di approntare idonea terapia, omisero di ricoverare il suddetto Nicolò Demetrio anche solo per breve osservazione clinica, dimisero infine il suddetto paziente senza indicazioni terapeutiche o raccomandazioni precauzionali, fungendo tali condizioni come causa diretta, esclusiva ed immediata dell'evento morte". La sensazione, secondo gli inquirenti, è che se al pronto soccorso avessero diagnosticato un principio di infarto, probabilmente, Nicolò poteva essere salvato. Nessuno è talmente folle da rifiutare un ricovero davanti a una sofferenza cardiaca, a meno che non abbia intenzione di recarsi, una volta uscito dall'ospedale, presso una struttura sanitaria privata per sottoporsi ad ulteriori accertamenti.
Ritornando al processo ( nel quale si è costituito responsabile civile l'azienda ospedaliera rappresentata dall'avvocato Francesco Mortelliti), i due medici avevano chiesto di essere giudicati con l'abbreviato condizionato. Istanza rigettata dal gup Santoro per cui si prosegue con il rito ordinario.
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domenica 2 maggio 2010

Lunedì 03 maggio 2010 alle ore 9,30 c/o il CEDIR, aula GUP in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio depositata dal PM dott.ssa Alessandra Cerreti, si terrà l’udienza preliminare, presieduta dal GUP Dr. Domenico Santoro, nei confronti dei dott. Sergi Bruno e Giustra Diego, imputati del reato di cui agli articoli 113 e 589 del codice penale.
“ I sanitari in servizio al pronto soccorso degli OO.RR. di Reggio Calabria, presso cui la notte del 07 luglio 2008 si presentò il signor Demetrio Nicolò lamentando dolore toracico, lo dimisero dopo avergli fatto firmare un generico, incompleto e fuorviante consenso informato.
Gli stessi sanitari, formularono errata diagnosi (toracoalgia), omisero di approntare idonea terapia e di ricoverare lo stesso anche solo per breve osservazione clinica, cagionando per colpa (imprudenza, imperizia e negligenza) la morte del signor Nicolò per sopravvenuto arresto cardiaco in infarto miocardico”.
La famiglia Nicolò nel procedimento penale è assistita dagli avv. Franco e Stefania Bagnoli ed Orlando Cassisi.

mercoledì 31 marzo 2010

Finalmente, dopo un 1 anno e 8 mesi ci siamo.....
Due medici sono stati indagati per omicidio colposo!!!
La prima udienza si terrà giorno 3 Maggio p.v.
Inizia un altro calvario

mercoledì 10 marzo 2010

Gabriella Scavitto il mio bravissimo compagno di liceo...
Francesco Battaglia caro compagno, bravo e buono come il pane, un mago del computer , sono medico legale e conosco la tua storia, dico solo che meriti giustizia. Sit tibi terra laevis