venerdì 5 marzo 2010

Dal discorso di Anna Maria Saraceno durante la celebrazione della messa in memoria di Demetrio il 14/07/2008

Volevo ringraziare personalmente ognuno di voi per quanto avete dimostrato ai miei figli, a Demetrio e a me, in questi giorni che definire di dolore, è dire nulla.
Non ho la forza, ma mio marito avrebbe fatto così!
Lui mi ha formato, mi ha plasmato di tenacia, coraggio, forza interiore, determinatezza, certezza....
Siamo consapevoli che i sentimenti che voi tutti avete effuso nei nostri confronti e per Demetrio, in questi giorni di immenso dolore, unitamente al gruppo scout e alla grande e indispensabile presnza di don Sasà, nostro grande amico e guida spirituale per i miei figli e per me,vanno al di là della semplice manifestazione di affetto, o dello stare vicini di circostanza, e di questo ve ne siamo veramenti grati……Questi sentimenti che con la vostra presenza, le vostre lacrime, o anche con il vostro" semplice"  ma profondo silenzio, siete riusciti a manifestare, ci hanno sostenuto in questa “prova di vita” così come molti ripetutamente l'hanno definita.
Io dico che questa è, e deve essere solamente una “prova di fede”.
Prego Iddio per i miei figli, per me, per i miei cari, per voi tutti , affinché i tantissimi perché di questi giorni e soprattutto quelli di domani, quando, tornata la quiete attorno a questo indefinibile evento, che tanto scalpore ha destato, ecco, questi perché, devono avere un’ unica risposta : quella divina; solo così io e i miei figli, troveremo la pace e la forza per continuare a vivere, a lottare per quei valori che appartenevano a Demetrio e che ci ha trasmesso anche solo con l’esempio e per i quali si è sacrificato fino alla morte.
Demetrio diceva a me e ai suoi figli “ il nostro Dio ci obbliga a non tacere davanti all’ingiustizia, ai soprusi, alla superficialità con la quale si considera la vita altrui.”
Ha lottato alacremente per trenta anni della sua vita, da buon cristiano, perché questi valori potessero emergere; lo ha fatto nella sua attività politica, sociale, parrocchiale, famigliare, nell’ambiente di lavoro e di volontariato. Ha sacrificato la sua vita perché forse si possa finalmente scardinare un sistema fatto di disonestà, di superficialità, di collusioni, di indifferenza per la vita umana.
Ma chissà forse ancora una volta mi sto illudendo !
Signore siamo nelle tenebre umane, il dolore è immenso, ma la tua luce dovrà sempre illuminare il nostro cammino!
Sia fatta la tua volontà...o Dio ma non ci abbandonare, da soli ci perderemmo….
Ho la forza di dirti solo questo: “ Resta con noi Signore perché è sera!”

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